Cosa significa installare un Preference Center, dove i tuoi clienti possono scegliere i loro permessi di comunicazione (formati, frequenze, scopi...)? Con una serie di 4 post, ti spieghiamo come farlo. Iniziamo con la fase 1: definire gli obiettivi di marketing e lo scopo tecnico del tuo progetto di Preference Center.

 

Sommario: 

 

 


 

Cos’è un Preference Center?


Sempre più aziende stanno rivedendo le loro relazioni con i clienti e stanno posizionando il cliente al centro delle loro operazioni. Come lo stanno facendo? Negli ultimi anni, questa pratica ha assunto varie forme: ricerche di mercato, iniziative di co-creazione e marketing partecipativo... o prendendo in considerazione il consenso dei clienti prima di utilizzare i loro dati personali. 

 

Tra gli strumenti a disposizione delle aziende ci sono i banner di consenso, ma anche i Preference Center, che permettono agli utenti di cambiare le loro preferenze di comunicazione in qualsiasi momento, sia in termini di frequenza, canali o scopi della comunicazione.

 

Ci sono ancora pochi articoli su questo argomento, ma ecco 7 buoni esempi di Preference Center (Spotify, Wistia, Moosejaw, eROI, Le Creuset, Hipmunk e Medium). Naturalmente ce ne sono molti altri, e in futuro ne condivideremo alcuni su questo blog.


Secondo l'analisi di Gartner, entro la fine del prossimo anno, il 30% delle aziende B2C avrà un sistema del genere che faciliterà la gestione delle preferenze e dei consensi dei clienti. Ma come deve essere pensato e realizzato un progetto di questo tipo?

 

Scopri il Preference Management Platform

 

Step 1: Definisci gli obiettivi e lo scopo del tuo progetto di Preference Center

 

Perché creare un Preference Center nella tua azienda? Ci sono molteplici ragioni per farlo, per esempio:

 

  • Per migliorare le prestazioni delle tue azioni di marketing dirette attraverso una migliore segmentazione del tuo database di clienti?

 

 

 

  • Per ridurre i tassi di opt-out attraverso una maggiore scelta delle preferenze?

 

  • Per incoraggiare l'adozione di nuovi canali di comunicazione che completano quelli tradizionali?

 

Tutte queste ragioni sono perfettamente valide e importanti, soprattutto in un mondo in cui le relazioni con i clienti sono sempre più omnicanale e in cui i consumatori chiedono trasparenza alle aziende.

 

Infatti, circa l'80% dei consumatori ritiene che la trasparenza sia importante per fidarsi di un'azienda o di un marchio. E circa due terzi dei consumatori modificano le loro decisioni di acquisto in funzione del rispetto della privacy dei fornitori. 

 

Privacy Made Positive™ E-book: La prova che i consumatori agiscono in rapporto alla privacy.

Vuoi saperne di più su cosa pensano i consumatori europei riguardo alla privacy, su come questo influisca sulle loro decisioni di acquisto e perché la tua azienda dovrebbe preoccuparsene? Scarica questo e-book. La ricerca Privacy Made Positive™ farà sì che i tuoi colleghi, il consiglio di amministrazione e i tuoi investitori si preoccupino di investire nella privacy!

 

Scarica l'e-book (EN)

 

VF Privacy Made Positive - Resources page

 

Successivamente, è importante fare una lista dei sistemi che vuoi connettere al tuo Preference Center, in modo che le scelte dei tuoi clienti siano ben riflesse all'interno dell'azienda:

 

  • Il tuo software di automazione del marketing (PRM) o di gestione delle relazioni con i clienti (CRM)

  • Le tue piattaforme di dati clienti a breve termine (DMP) o permanenti (CDP) 

  • Le tue soluzioni di indirizzamento di e-mail, SMS, telefonate o notifiche push

  • La tua piattaforma di gestione del consenso ai cookie (CMP)


Chiaramente, gli strumenti che connetti al tuo Preference Center dipendono dai tuoi obiettivi iniziali e dall’ambizione verso la digitalizzazione o il progetto di conformità.

 

Ad esempio, Pierre & Vacances Center Parcs Group ha creato un Preference Center che integra gli opt-in dei clienti attraverso 7 paesi e 5 marchi. 

 

Scarica il caso di studio

 

PVCP _ Rectangle template _ Blue (IT)

 

Da Didomi, lo connettiamo solo al nostro PRM (Hubspot) perché è il nostro principale strumento di comunicazione di marketing. In particolare, abbiamo dovuto rivedere la gestione degli abbonamenti su Hubspot (Subscription Types) e chiarire i nostri differenti scopi di comunicazione. Questo step non dovrebbe essere sottovalutato! 

 

E’ stato possibile, tramite Hubspot, connettere anche il nostro CRM (Salesforce) e considerare altre integrazioni come il nostro strumento di telefonia (Aircall) in modo che ogni prospect o cliente possa indicare le proprie preferenze di comunicazione commerciale o di servizio clienti e in modo che queste siano costantemente aggiornate. 

 

Per completare la prima fase, bisognerebbe porsi alcune domande tecniche essenziali, come: 

 

  • Quale/i meccanismo/i di autenticazione deve/devono essere utilizzato/i per identificare i tuoi clienti?

  • Quali API possono essere utilizzate dai tuoi strumenti e quali sono le limitazioni nell’utilizzare queste API? 

 

Da Didomi, l’autenticazione viene fatta con l’indirizzo email (https://preferences.didomi.io/en/)

 

Una volta che tutti questi step sono stati completati, è il momento di passare allo step successivo: configurare il tuo Preference Center (configurare gli scopi, collegare gli strumenti, ecc.) prima di andare live.

 

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Step 2: Preparati per il lancio del tuo Preference Center 

 

Ne discutiamo insieme nel prossimo articolo di blog. Rimani sintonizzato!