I tuoi clienti desiderano maggiore controllo sui propri dati. In seguito a episodi di scandali e violazioni della privacy, quando si tratta dell’opinione dei consumatori in merito alle politiche aziendali sui dati, il principio “innocente fino a prova contraria” diventa “colpevole fino a prova contraria”.

 

Dopo un decennio di strategia “Big Data”, è tempo di rivoluzionare il nostro modo di pensare. La gestione delle preferenze sarà cruciale nel futuro della raccolta dati. Le aziende che basano la loro strategia dati sulla gestione delle preferenze degli utenti possono aspettarsi una crescita della fidelizzazione e delle vendite. Sono aziende che non vogliono rischiare: nell’attuale ecosistema digitale, le strategie dati di terze parti si stanno infatti rivelando pericolose.

 

La Didomi Preference Management Platform consente alle aziende di dare ai propri utenti maggiore controllo sui dati personali. Questo, di conseguenza, gli permette di costruire un rapporto di fiducia con l’utente a cui potrà offrire esperienze targettizzate e personalizzate sulle sue scelte: ne conseguiranno utili più alti e maggiore fiducia nel marchio.

 

Continua la lettura per capire in che misura il rapporto marchio-cliente può essere rivoluzionato dalla gestione delle preferenze, sia ottimizzando l’esperienza dell’utente che alzando le metriche aziendali.

 

 

Sommario: 

 

 


 

Che cos’è la gestione delle preferenze dell’utente?

 

Gestire le preferenze dei clienti significa mettere al primo posto le loro scelte nel meccanismo di raccolta dei dati personali. Significa che basta chiedere quali sono le loro preferenze di raccolta dati.

 

La gestione delle preferenze sarà cruciale nel futuro della raccolta dati. Perché? Di seguito una panoramica veloce.

 

Una breve storia della raccolta dati

Siamo intorno al 2010 quando i venditori iniziano a raccogliere freneticamente dati, senza coglierne a fondo il potenziale. 

 

Il marketing guidato dai dati era allettante, un successo. L’arrivo delle soluzioni Big Data ha poi consolidato l’interesse per la raccolta massiva di dati, spesso senza considerarne i limiti.

Questo era quello che succedeva nel 2010. Adesso, i tempi stanno cambiando, e velocemente. Le aziende dovranno adattarsi. Perché? Per 3 motivi principali:

 

1° motivo: Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR)

La normativa GDPR del 2018 è stata uno spartiacque per l’ecosistema digitale. Prima nel suo genere, tale normativa è nata con lo scopo di proteggere i diritti dei cittadini europei sui propri dati personali.

 

Questa legge storica ha dato vita a un movimento. Gartner stima che, entro la fine del 2023, più dell’80% delle aziende dovrà fare i conti con almeno una normativa di protezione dati, incentrata sulla privacy.

 

In uno scenario controllato, i Big Data dovranno perciò affrontare delle sfide.

 

2° motivo: Il futuro senza cookie

È la fine dei cookie di terze parti. Dopo Apple, Safari e Mozilla Firefox, anche Google ha annunciato la fine del suo appoggio ai cookie di terze parti sul browser Chrome, nel 2022. Dal momento che più dell’85% della navigazione online passa attraverso queste piattaforme, è chiaro che ci troviamo di fronte a un imminente cambiamento importante.

 

Con la fine dei cookie di terze parti, le aziende dovranno sfruttare i dati zero-party e first-party. La necessità di capire le preferenze della clientela segna la fine delle strategie Big Data applicate fino allo scorso decennio.

 

3° motivo: Ai consumatori interessa come vengono usati i loro dati

Questo terzo e ultimo motivo non deve essere sottovalutato. In pratica, ai consumatori interessa in che modo le aziende trattano i loro dati personali. Cercano la trasparenza.

 

Da un recente studio europeo è infatti emerso che circa i 2/3 dei consumatori orientano le loro scelte commerciali sulla base degli accordi stipulati dal fornitore in fatto di privacy.

 

Ci guarderemo indietro pensando al marketing guidato dai dati come l’Età dell’Oro del marketing? No. Perché? Perché nonostante la ricchezza di informazioni, ai venditori mancava un elemento fondamentale. La fiducia degli utenti.

 

Se i clienti non si fidano, non si sentiranno coinvolti nella tua azienda. Non acquisteranno i tuoi prodotti. Ecco perché capire le preferenze dei clienti è d’importanza cruciale.

 

I vantaggi della gestione delle preferenze

Il valore dei dati non viene messo in discussione: i dati sono importanti per qualsiasi strategia marketing. Tuttavia, la fiducia sarà cruciale nelle future strategie. Se i tuoi utenti non si fidano, non condivideranno i loro dati con te.

 

Il futuro dei dati risiede nel metodo “basta chiedere”, domandando agli utenti quali siano le loro preferenze in fatto di condivisione dati. Non si tratta quindi della quantità dei dati raccolti, ma della loro qualità. 

 

Risiede nei dati zero-party e first-party che gli utenti hanno scelto di condividere. Risiede nel raccogliere un numero minore di dati ma di qualità maggiore. Risiede nell’utilizzare questi dati per migliorare il servizio clienti e costruire un rapporto di fiducia che funziona per entrambe le parti. Se le aziende ripongono la loro fiducia nell’utente, utilizzando una policy dati trasparente, il cliente a sua volta si fiderà dell’azienda.

 

In sintesi, il futuro della raccolta dati risiede nella gestione delle preferenze.

 

La gestione dei zero-party data diventerà sempre più importante per tutte quelle aziende che dovranno fare fronte ai cambiamenti del mercato e ai diversi scenari che si presenteranno. Permettergli di ottimizzare questi dati è fondamentale per un’azienda come Didomi che, da sempre, mette al centro della propria strategia la trasparenza di comunicazione con gli utilizzatori.” - Grazia Torello, Account Executive Italy, Didomi

 

Vantaggi per il cliente

Una buona gestione delle preferenze rende gli utenti responsabili del loro rapporto con l’azienda, sia per i dati che decidono di condividere che per le comunicazioni che desiderano ricevere.

 

I consumatori sono più attenti che mai su come vengono usati i loro dati. La privacy è un diritto umano fondamentale: è una bella sensazione saper di avere i propri diritti riservati e rispettati.

 

Lo è ancora di più quando i marchi vanno oltre le aspettative dei clienti, consentendogli di definire la loro esperienza da utente, il loro rapporto con il marchio e i dati personali che hanno intenzione di condividere.

 

Nell’attuale ecosistema digitale, la fidelizzazione e l’acquisizione di nuova clientela saranno strettamente collegate alle modalità aziendali di trattamento dei dati.

 

Vantaggi per l’azienda

Una buona gestione delle preferenze è un modo per espandersi e distinguersi dalla concorrenza.

 

Spesso, le aziende cercano di disseminare clandestinamente cookie sui dispositivi degli utenti, usando il pretesto del “legittimo interesse”. Ciò ha generato diffidenza tra gli utenti che, difatti, raramente (15%) o talvolta (30%) accettano cookie ed email promozionali.

 

Chiedi ai tuoi clienti come desiderano essere contattati, quali sono le loro preferenze in termini di condivisione dati. Strizza l’occhio alla trasparenza e raccogli i frutti di un engagement più alto e di potenziali clienti più felici.

 

In sintesi, raccogli i frutti del rapporto di fiducia coltivato con i tuoi utenti. Facendo questo, hai accesso a maggiori informazioni importanti e fruibili su di loro.

 

La tecnologia di gestione delle preferenze cambia le regole del gioco sia per i consumatori che per le aziende. La Didomi Preference Management Platform è nata per questa ragione.

 

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Incrementare l’engagement della clientela mostrando contenuti mirati

 

Il 54% dei clienti afferma che i messaggi promozionali che ricevono non sono pertinenti quanto vorrebbero - Salesforce.

 

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Un’esperienza personalizzata è un’esperienza migliore. Non sempre venditori e clienti sono d'accordo ma sicuramente questo è qualcosa su cui possono concordare.

 

Dal punto di vista dell’utente, il 71% dei consumatori si sente frustrato da un’esperienza di shopping impersonale. Perché dovremmo essere interessati al programma fedeltà di un marchio di caffè, se preferiamo il tè? Apriamo mai per davvero le email che riceviamo dai vari marchi?

 

Ogni utente si aspetta comunicazioni ed esperienze adattate sulla base delle proprie preferenze: per i marchi, puntare sulla personalizzazione si rivela un investimento conveniente.

 

Mostrare contenuti personalizzati al cliente giusto, al momento giusto, migliorerà il servizio al cliente, incrementerà l’engagement e incentiverà l’acquisto singolo o ripetuto.

 

È una situazione vantaggiosa per tutti.

 

Tuttavia, con l’imminente “futuro senza cookie”, i venditori dovranno affidarsi al consenso fornito dall’utente per poterne personalizzare le comunicazioni.

 

“Mostrare contenuti personalizzati al cliente giusto, al momento giusto, migliorerà il servizio al cliente, incrementerà l’engagement e incentiverà l’acquisto singolo o ripetuto.” - Julien Djelouah, Lead Product Manager, Didomi

 

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La Didomi Preference Management Platform: incrementare gli utili con contenuti mirati

La Preference Management Platform (PMP) consente alle aziende di identificare ciò che piace e non piace all’utente, lasciandogli la libertà di modificare e scegliere le sue preferenze.

 

Con la PMP, le aziende sono in grado di domandare ai loro clienti cosa si aspettano dalle comunicazioni, quali sono le loro abitudini e quali tematiche prediligono. Queste importanti informazioni sul cliente vengono poi utilizzate per coinvolgerlo attraverso contenuti o esperienze personalizzate.

 

 

Il prodotto si costruisce su 2 concetti principali: la configurazione e i widget.

 

La configurazione è il modello dati in cui è possibile definire le preferenze degli utenti che si vogliono raccogliere e le finalità del trattamento dei dati, per assicurarne la conformità al GDPR. Questo modello viene utilizzato per garantire la qualità e la coerenza dei dati raccolti, in ogni momento, attraverso i diversi widget.

I widget sono invece i form che permettono ai tuoi utenti di indicarti cosa preferiscono.

Offri ai tuoi clienti opzioni targettizzate e ti ripagheranno con engagement, fidelizzazione e acquisti ripetuti.

 

La Preference Management Platform: lo strumento che mostra trasparenza ai clienti

 

Il 93% dei consumatori afferma che sceglierebbe un’azienda che dà priorità alla privacy dei dati - Data Privacy Feedback Loop 2020. 

 

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I consumatori si fidano di come vengono raccolti i dati? No, l’84% dei consumatori afferma che vorrebbe avere maggiore controllo sulla loro modalità di utilizzo. 

 

È giunto il momento di invertire questa tendenza e optare per un’industria dati guidata dagli utilizzatori. In un mondo digitale, gli utenti non si fidano delle aziende che non rispettano la loro privacy o i loro diritti sui dati. 

 

Instaurare un rapporto di fiducia con l’utente è vantaggioso anche per le aziende da un punto di vista economico.

 

Adottare un modello privacy-first del business restituirà un risultato misurabile non solo in termini di assistenza al cliente, salvaguardia della reputazione e prevenzione dalle sanzioni, ma anche di crescita delle vendite e dei profitti.

 

Se le aziende dedicassero alla protezione dei dati un maggiore impegno rispetto al minimo richiesto per legge, adottando una gestione trasparente dei dati, avrebbero consumatori più felici e più coinvolti: questo si rifletterebbe direttamente sui ricavi.

 

In fondo, una buona gestione della privacy vende, una cattiva gestione allontana. È tempo di adottare uno stack tecnologico a favore della privacy.

 

“Oggi la nostra società sta conoscendo una vera e propria crisi di fiducia, le aziende devono essere in grado di raccogliere per tempo le preferenze dell’utente al fine di offrire esperienze personalizzate online e offline, per poterne così riacquistare la fiducia.” - Antonio Anguiano, VP Product, Didomi

 

La Didomi Preference Management Platform: costruisci un rapporto di fiducia con l’utente attraverso un’interfaccia privacy trasparente

Il rapporto tra la privacy e la fidelizzazione è una strada a doppio senso. Se i business si dimostrano affidabili attraverso interfacce privacy trasparenti, gli utenti si sentono più propensi a riporre la loro fiducia nell’azienda e quindi a partecipare, fornendo maggiori dati sulle proprie scelte.

 

La Didomi Preference Management Platform dà all'utente la possibilità di gestire i propri dati, consentendo una gestione efficace delle preferenze e ispirando fiducia.

 

 

I clienti possono apportare modifiche in ogni momento e in completa autonomia, attraverso un’interfaccia user-friendly. La nostra sezione di login (tramite indirizzo email) gli permette di avere un’esperienza scorrevole, senza intoppi.

Con la PMP, gli utenti si affidano a più di una semplice scelta tra opt-in e opt-out. Sono liberi di personalizzare le loro preferenze (canali di comunicazione, argomenti di interesse, abitudini, ecc.), compilando il form come meglio credono.

 

Con tale libertà, gli utenti saranno meno propensi all’opt-out e più inclini a fornire informazioni importanti sulle loro preferenze che, per un’azienda, assumono un valore inestimabile in termini di campagne marketing. È inoltre più probabile che interagiscano con i contenuti personalizzati che ricevono, in quanto creati su misura per loro, sulla base dei propri interessi.

 

Se non sono soddisfatti, possono semplicemente modificare le preferenze. È un processo continuo ed è ciò che rende il rapporto tra azienda e utente finale più agile e affidabile.

 

Centralizzare e sincronizzare i dati dei clienti con strumenti di terze parti

 

Il 41% dei venditori ritiene che la sfida più grande sarà l'incapacità di tenere traccia dei dati corretti - Hubspot.

 

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È positivo raccogliere dati preziosi sulle preferenze degli utenti. Così come è positivo utilizzare questi dati per restituire contenuti ed esperienze mirate, volte a incrementare gli utili.

 

Ma questi dati così importanti, se non sincronizzati con gli strumenti di terze parti, diventano privi di valore.

 

Un piccolo bug o errore di sincronizzazione dei dati può avere un impatto significativo sulle vendite, sul processo decisionale e sulla fidelizzazione dei clienti. Implementare manualmente la raccolta dei dati che l’utente sceglie di condividere attraverso i suoi dispositivi è dispendioso in termini di tempo e lavoro.

 

Ecco perché la sincronizzazione è così importante. Le informazioni delle preferenze devono connettersi con gli strumenti marketing automatizzati e con il CRM, per fornire dati e metriche di prestazione.

 

“Per i nostri clienti l’autonomia è essenziale. Essere in grado di configurare e personalizzare con facilità il Didomi Preference Center, senza aver bisogno di uno sviluppatore, è un pregio essenziale di questo prodotto.” - Jawad Stouli, CTO, Didomi

 

La Didomi Preference Management Platform: un’integrazione perfetta con Hubspot, Selligent, Adobe Campaign e molte altre

Sul Marketplace di Didomi, le aziende possono visionare in tutta facilità le integrazioni disponibili che permettono inoltre l’invio rapido ed efficace dei dati sulle preferenze agli strumenti di terze parti.

Le aziende non solo possono mappare i dati Didomi con i dati esterni, ma sono anche in grado di integrarli su strumenti aziendali quali il CRM e le tecnologie automatizzate di marketing.

 

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Le aziende possono collegarsi al Marketplace di Didomi con integrazioni come:

  • Hubspot

  • Selligent

  • Adobe Campaign

  • Actito

 

Grazie a Didomi, le aziende sono in grado di mantenere dettagli precisi sul consenso e sulle preferenze dei clienti, attraverso tutti i sistemi marketing e CRM.

 

“Didomi vi offre un modo rapido e semplice di sincronizzare le preferenze con il minimo sforzo, tra le varie piattaforme. Potrete così sfruttare il consenso attraverso il vostro ecosistema tecnologico.” - Product Manager, Didomi

 

La Preference Management Platform come esperienza del marchio

 

Si è visto che un'immagine consolidata del marchio porta ad una crescita degli utili del 33% - Lucidpress.

 

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I dati privacy e le preferenze degli utenti non devono risultare noiosi. Non devono essere nemmeno incomprensibili né sepolti sotto 35 lunghe pagine di termini e condizioni, ad esempio.

 

Piuttosto, prova a convertire la gestione delle preferenze in una vera e propria esperienza del tuo marchio. Perché non uniformare l’interfaccia privacy all’identità aziendale? Trasforma l’attenzione verso la privacy in un’esperienza del tuo marchio: potrai evidenziare la tua trasparenza e guadagnare la fiducia del cliente.

 

“I venditori trascorrono ore infinite a perfezionare i siti web e a personalizzare le loro comunicazioni per favorire la crescita e assicurare un’immagine consolidata del marchio. Tuttavia, dimenticano spesso di prestare attenzione alle loro interfacce privacy.” - Yannig Roth, VP Marketing at Didomi

 

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La Didomi Preference Management Platform: una soluzione che si adatta alle esigenze aziendali e al design del marchio

Da Didomi, crediamo nell’importanza dell’identità del marchio. Le aziende trascorrono ore e ore a perfezionare il sito, le pagine di destinazione e la loro comunicazione per assicurarsi un’omogeneità nel tono di voce usato e nel design del marchio.

 

Tuttavia, spesso, dimenticano (o non prendono in considerazione l’idea) di prestare attenzione alle loro interfacce privacy.

 

La gestione delle preferenze è un punto cardine nell’esperienza dell’utente. È pertanto rilevante assicurarsi che questa interfaccia rispetti le linee guida del marchio e che dia il suo contributo all’esperienza del marchio stesso.

 

Le caratteristiche della Didomi Preference Management Platform consentono una configurazione semplice e flessibile che si adatta alle esigenze dei clienti.

 

Con la PMP, le aziende sono in grado di aggiungere il loro dominio, la combinazione di colori e il logo. Possono adattare il testo al loro tono di voce e al loro pubblico. Il contenuto (titolo, descrizione, scopi del marchio e preferenze) è interamente editabile.

 

La creazione di semplici widget consente una totale flessibilità e personalizzazione.

 

I consumatori sono interessati all’uso che viene fatto dei loro dati. Le aziende dovrebbero sfruttare l’interfaccia di gestione delle preferenze per esibire i valori e il tono di voce della loro azienda. Questo accrescerebbe la soddisfazione degli utenti e darebbe al marchio qualcosa per cui essere ricordato.

 

 

Semplificare le preferenze dei clienti attraverso l’integrazione offline-online

 

L’81% delle aziende raccoglie dati comportamentali dei clienti (sia online che offline) - Osservatori.

 

Sinora, i benefici di una buona gestione delle preferenze si sono visti sul piano digitale. Ma cosa succederebbe se la tua azienda operasse sia fisicamente (nei negozi) che sul web (sui siti di e-commerce)?

 

Se vuoi assicurarti di dare un’esperienza fluida e di accrescere la customer satisfaction, hai bisogno di una modalità di consenso che integri entrambe.

 

La Didomi Preference Management Platform: doppio consenso opt-in per semplificare l’esperienza online e offline

Con la Didomi Preference Management Platform, se un utente arriva in negozio e decide di voler ricevere le comunicazioni del marchio, per esempio, può dare il suo consenso su un dispositivo touch, fornito da un assistente alla vendita (opt-in semplice) o può chiedere di ricevere una mail che gli permetta di autenticare e aggiornare il suo consenso, in un Preference Center dedicato (opt-in doppio).

 

In qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo, i clienti registrati avranno accesso a questa interfaccia di gestione del consenso e delle preferenze, che gli consentirà di aggiornare le proprie scelte in fatto di comunicazione.


I consumatori mostreranno sempre apprezzamento nei confronti di commercianti esemplari. Offrendo un’esperienza scorrevole sia online che offline, sarai trasparente con gli utenti per l’intero funnel e su tutti i touchpoint, ispirando fiducia nei confronti del tuo marchio.

 

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Entra nella nuova era della raccolta dati con la Didomi Preference Management Platform

 

Con la tecnologia di gestione delle preferenze, le aziende non hanno più bisogno di stimare o prevedere i desideri degli clienti, né di affidarsi a strategie dati di terze parti (che faranno presto parte del passato).

 

Piuttosto, adesso ci si rivolge direttamente agli utenti per individuare i desideri del singolo, oltre ad avere a disposizione una serie di dati su cui progettare migliori campagne marketing e pubblicitarie.

 

“Proponiti ai tuoi clienti con opzioni di personalizzazione granulari e complete e ti ripagheranno con engagement, fedeltà e acquisti ripetuti.” - Raphael Boukris, CRO & Co-founder, Didomi

 

La scelta polarizzata tra opzione d’iscrizione “one-click” e di cancellazione limita la tua possibilità di comunicare con i clienti e di capirne le volontà. Proponiti con opzioni sulle scelte dei dati e i tuoi clienti ti ripagheranno con engagement e lealtà.

 

Le caratteristiche del prodotto PMP di Didomi consentono ai marchi di creare un rapporto di fiducia con l'utente, dandogli la possibilità di gestire i propri dati. Le aziende possono quindi raggiungerli sul canale giusto, al momento giusto, con il contenuto adatto, riducendo l’opt-out e incrementando l’engagement e gli utili.

 

La PMP ridefinisce il concetto di relazione tra marchio e consumatore. Questo attrarrà nuovi clienti e incrementerà la loro fidelizzazione. Nel fare questo, la PMP è uno strumento che segnerà il futuro della raccolta di dati utili.

 

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